Esposizione a breve termine a PM2.5 e tromboembolia venosa Print

TromboembolismoLe trombosi venose degli arti inferiori e l’embolia polmonare rappresentano esiti sanitari di grande rilevanza sia per la frequenza con cui si riscontrano sia per la gravità, soprattutto nel caso dell’embolia polmonare.

Tuttavia, sono poche le evidenze presenti nella letteratura epidemiologica riguardo una possibile associazione con i livelli giornalieri di inquinamento atmosferico.


Uno studio condotto dal DEP ha quindi analizzato una possibile associazione tra esposizione a breve termine a PM2.5 e trombosi venose profonde degli arti inferiori ed embolia polmonare nella città di Roma, nel periodo 2006-2017. I risultati mostrano una chiara associazione tra PM2.5 ed embolia polmonare nei mesi più caldi, con incrementi di rischio che raggiungono valori pari al 20% per aumenti di inquinante pari a 10 g/m3 , mentre non emergono relazioni significative con essa e con le trombosi venose profonde durante i mesi invernali.

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