La valutazione dell'impatto sanitario dovrebbe essere basata su metodi corretti Stampa

VISLa metodologia della valutazione dell'impatto sanitario (VIS) è ampiamente utilizzata, anche dall’OMS, per valutare il potenziale impatto sulla salute dei residenti dell'esposizione dovuta a un impianto industriale.

Un recente articolo pubblicato sulla rivista La Medicina del Lavoro mette in discussione questa metodologia, proponendo di utilizzare come punto di partenza per determinare il tasso di background solo la frazione attribuibile all’impianto, escludendo tutti gli altri fattori di rischio.

Il commentary di Carla Ancona et al. respinge fermamente questa proposta da un punto di vista logico ed epidemiologico e sostiene l’approccio tradizionale che utilizza l’intero tasso di background, poiché l’esposizione ad un inquinante di origine industriale influenza tutti gli individui, ciascuno con il proprio profilo di fattori di rischio (ad es. giovani ed anziani, fumatori e non fumatori). La proposta di Zocchetti, al contrario, produrrebbe una sottostima (biased) dei casi attribuibili all’impianto industriale, distorcendo i risultati della VIS.

Clicca qui per andare al link della pubblicazione.

 

Questo sito utilizza cookies tecnici e di terze parti per funzionalità quali la condivisione sui social network e/o la visualizzazione di media. Chiudendo questo banner, cliccando in un'area sottostante o accedendo ad un'altra pagina del sito, acconsenti all’uso dei cookie. Se non acconsenti all'utilizzo dei cookie di terze parti, alcune di queste funzionalità potrebbero essere non disponibili. Per maggiori informazioni consulta la pagina privacy policy.

Accetto i cookie da questo sito.
EU Cookie Directive plugin by www.channeldigital.co.uk