Associazione tra inquinamento atmosferico e accessi in Pronto Soccorso per patologie oculari Stampa

occhi inqLe malattie oculari rappresentano un onere significativo per i servizi sanitari per via dell'elevato numero di casi, tuttavia l'esposizione all'inquinamento atmosferico esterno è raramente menzionata come potenziale fattore nocivo.

Il DEP Lazio ha così condotto un'analisi delle serie temporali a Roma, allo scopo di stimare l'associazione tra la concentrazione media giornaliera di NO2, PM10 e PM2,5 e il numero di accessi al pronto soccorso (PS) per un gruppo selezionato di malattie oculari dal 2006 al 2016.
In questo periodo sono stati osservati 581.868 accessi al pronto soccorso: il 44,74% dei casi ha riguardato soggetti con meno di 20 anni, il 19,50% di età tra i 51 e i 65 anni e il 13,4% tra i bambini (0-14 anni).

Non sono state registrate differenze tra i sessi. I risultati sono in linea con le ricerche precedenti ed evidenziano un rischio maggiore di malattie oculari legato all'aumento degli inquinanti soprattutto nelle fasce d'età più giovani e più anziane. Inoltre i maschi hanno mostrato un rischio potenzialmente più elevato rispetto alle femmine, probabilmente a causa delle diverse risposte infiammatorie.
Per migliorare il rilevamento, potrebbe essere utile considerare i sintomi al momento dell’accesso in PS insieme a codici diagnostici specifici.

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