Interventi psicosociali per il disturbo da uso di stimolanti |
Il disturbo da uso di stimolanti è un onere medico e sociale in continua crescita, senza che siano disponibili farmaci approvati per il suo trattamento. Gli interventi psicosociali potrebbero essere un approccio valido per aiutare le persone a ridurre o interrompere il consumo di stimolanti. Il DEP ha quindi effettuato l’aggiornamento di una revisione Cochrane pubblicata per la prima volta nel 2016, con l’obiettivo di valutare l'efficacia e la sicurezza degli interventi psicosociali per questo tipo di disturbo negli adulti. La ricerca è stata effettuata sui principali database e registri quali: “Cochrane Drugs and Alcohol Group Specialised Register”, “Cochrane Central Register of Controlled Trials (CENTRAL)”, “MEDLINE”, “Embase” ed altri, fino a Settembre 2023. Sono stati inclusi studi randomizzati controllati (RCT) che confrontavano qualsiasi intervento psicosociale con nessun intervento, con il trattamento abituale (TAU) o con altro tipo di intervento psicosociale in adulti con disturbo da uso di stimolanti, per un totale di 64 RCT e 8241 partecipanti. Il 73% degli studi includeva partecipanti con disturbo da uso di cocaina o crack; il 3,1% includeva partecipanti con disturbo da uso di anfetamine; il 10,9% includeva partecipanti con disturbo da uso di metanfetamine e il 12,5% includeva partecipanti con qualsiasi disturbo da uso di stimolanti. In 18 studi, tutti i partecipanti erano in trattamento di mantenimento con metadone. I risultati di questa revisione indicano che i trattamenti psicosociali possono aiutare le persone con disturbo da uso di stimolanti, riducendo i tassi di abbandono del trattamento. Si tratta di un risultato importante, perché molte persone con disturbo da uso di stimolanti abbandonano il trattamento prematuramente. I disturbi da uso di stimolanti sono disturbi mentali cronici, che durano tutta la vita e sono recidivanti, e richiedono anche notevoli sforzi terapeutici per raggiungere l'astinenza. Per coloro che non sono ancora in grado di raggiungere la completa astinenza, il mantenimento in trattamento può contribuire a ridurre i rischi associati all'uso di stimolanti. Inoltre, gli interventi psicosociali riducono il consumo di stimolanti rispetto all'assenza di trattamento, ma possono fare poca o nessuna differenza rispetto al TAU. L'approccio psicosociale più studiato e promettente è il cosiddetto “contingency management”, un approccio che prevede un premio di tipo economico quando i partecipanti consegnano urine senza traccia della sostanza di abuso. Altri tipi di intervento psicosociale sono stati valutati da pochi studi e per tale motivo non possono essere tratte conclusioni in merito. |