Tumori professionali e registro mesoteliomi |
Con la DGR n. 438 del 18/7/2006 e con la DGR n. 177 del 27/03/2009 è stato istituito il C.O.R. (Centro Operativo Regionale) del Lazio presso il Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale - ASL Roma 1 ex Asl Roma E per la gestione del Registro Regionale dei mesoteliomi maligni (MM). Il COR svolge attività di sorveglianza dei mesoteliomi maligni (MM) incidenti nel Lazio dal 2001 e di attribuzione dell'esposizione e, al pari degli altri COR regionali, alimenta il Registro Nazionale Mesoteliomi (RENAM), istituito presso l’ INAIL ex l'ISPESL con DPCM n. 308/2002. Sono strutture che collaborano alle attività del COR: la Sezione di Anatomia Patologica dell'Università la Sapienza di Roma (Dipartimento di Scienze Radiologiche, Oncologiche e Anatomopatologiche) e il Laboratorio di Igiene Industriale - Centro Regionale Amianto (CRA)- della ASL Viterbo e i Servizi Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di lavoro (PRESAL) delle ASL del Lazio. Il registro regionale dei MM del Lazio continua la rilevazione dei casi di mesoteliomi maligni della pleura, del peritoneo, del pericardio, della tunica vaginale del testicolo in soggetti residenti nel Lazio al momento della diagnosi con data di incidenza della patologia a partire dal 2001. Nell’ultimo rapporto vengono presentati i dati raccolti dal registro regionale tra il 1 gennaio 2001 fino al 31 dicembre 2015 e le stime di incidenza di mesotelioma. I casi di MM nel Lazio individuati grazie all’attività del Registro regionale, a partire dal 1 gennaio 2001 fino al 31 dicembre 2015, sono 1122. Il 2011 è l’anno in cui si sono verificati il maggior numero di MM (n.103 casi). La fonte principale di segnalazioni al COR rimane negli anni il Sistema Informativo Ospedaliero (39%). L’attività svolta dal Registro ha consentito di stimare l’incidenza del MM per tutte le sedi nella Regione Lazio nel periodo 2001-2014, che è pari a 3,7 per 100.000 abitanti tra gli uomini (nel periodo 2001-2013 era pari a 3,3) e 1,1 per 100.000 abitanti tra le donne (standardizzata sulla popolazione italiana del 2011). I comuni con tassi di incidenza più elevati sono risultati: Pomezia (TI 7.7), Gaeta (TI 6.1), Colleferro (TI 6.0), Civitavecchia (TI 5.3). Il comune di Roma presenta un’incidenza di MM totali pari 3.8 negli uomini e 1.4 nelle donne. Valori più alti, considerando entrambi i generi sono stati registrati nei municipi IX, XV, e V. Nel 68% degli uomini e nel 8% delle donne, l’esposizione ad amianto è stata considerata professionale. Il 10% delle donne hanno subito un’esposizione familiare (sia casi coniugali che casi dovuti all’esposizione professionale del padre o di altri congiunti). Risulta elevata la frequenza delle esposizioni ignote (41%) soprattutto tra le donne. Tra i comparti produttivi quello edile è il più rappresentato (34%), seguito dal metalmeccanico (16%) e dalla difesa nazionale (7%).
Le nostre attività
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