Monitoraggio delle prescrizioni di farmaci prima, durante e dopo la gravidanza |
Il DEP Lazio ha preso parte a uno studio di prevalenza retrospettivo – utilizzando database sanitari amministrativi - con lo scopo di fornire dati sull'uso di farmaci prima, durante e dopo la gravidanza nella popolazione italiana. Per questo studio è stata arruolata una coorte di 449.012 donne in gravidanza (15-49 anni) residenti in otto regioni italiane (59% della popolazione nazionale), che hanno partorito nel 2016-2018. La prevalenza dell'uso di farmaci è stata stimata come la proporzione (%) di donne in gravidanza con qualsiasi prescrizione. Circa il 73,1% delle donne arruolate ha ricevuto almeno una prescrizione di farmaci durante la gravidanza, il 57,1% nel periodo pre-gravidanza e il 59,3% nel periodo post-partum. La prevalenza delle prescrizioni di farmaci è aumentata con l'età materna, soprattutto durante il 1° trimestre di gravidanza. Il farmaco più prescritto è stato l'acido folico (34,6%), seguito dal progesterone (19%), entrambi concentrati nel 1° trimestre di gravidanza (29,2% e 14,8%, rispettivamente). Otto dei 30 farmaci più prescritti erano antibiotici, la cui prevalenza era più alta durante il 2° trimestre di gravidanza nelle donne di età inferiore ai 40 anni (21,6%). Durante la gravidanza è stato osservato un aumento delle prescrizioni di antipertensivi, antidiabetici, preparati a base di ormoni tiroidei ed eparina; al contrario, è stata riscontrata una diminuzione per le terapie croniche, come gli antiepilettici o gli agenti che modificano i lipidi. Questo studio rappresenta il più ampio e rappresentativo studio basato sulla popolazione che illustra i modelli di prescrizione dei farmaci prima, durante e dopo la gravidanza in Italia, e i trend prescrittivi osservati sono paragonabili a quelli riportati in altri Paesi europei. |